In occasione del matrimonio di una nipote della moglie, il protagonista ottiene dal medico, con grande gioia, il permesso di mangiare e bere a piacimento. Per lui, abituato ad un regime dietetico severissimo (a pranzo pochi grammi di carne, a cena una misera rosetta, con un poâ di prosciutto e una tazza di latte senza zucchero), sarĂ lâoccasione di gustarsi finalmente un poâ di libertĂ . Tuttavia, "come quei giovincelli cui si concedono per la prima volta le chiavi di casa", il protagonista â che Ăš anche il narratore della vicenda â cadrĂ ben presto vittima del vino, finendo per alterare i confini fra lecito e non, ed addirittura fra realtĂ e sogno...
Aron Hector Schmitz (1861-1928) nasce a Trieste da unâaltolocata famiglia della borghesia ebraica. Sebbene italofono, la sua formazione sarĂ impartita rigorosamente in tedesco, fattore che influenzerĂ notevolmente il suo stile di scrittura. Tale humus culturale â tipicamente mitteleuropeo â lo mette precocemente in contatto con temi che poi si ritroveranno anche nella sua produzione, come ad esempio la psicanalisi di Freud. Oltre ad essere stato un prolifico autore di racconti, Svevo Ăš ricordato soprattutto per i suoi romanzi: "Una vita", "SenilitĂ " e, soprattutto, "La coscienza di Zeno".